Il dettato costituzionale definisce la necessità di assicurare pari opportunità a tutti e di promuovere il successo formativo, rimuovendo tutti gli ostacoli di natura sociale ed economica che si possono frapporre al godimento di tale diritto, garantisce la libertà di insegnamento e la scelta educativa delle famiglie. Il DPR 275/99, in attuazione dell’art. 21 della L. 59/97, ha reso effettiva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la recente L. 107/2015 all’art.1 comma 14 rafforza il concetto di autonomia, invitando ad una riflessione sul valore ed il significato del Piano dell’offerta formativa come documento distintivo dell’identità dell’Istituzione scolastica, ridandogli concretezza sostanziale nell’ottica della valorizzazione della funzione di tutte le componenti della comunità scolastica. L’autonomia organizzativa nella gestione delle risorse umane e strumentali diviene essenziale per la realizzazione delle scelte didattico-metodologiche, degli obiettivi di apprendimento, dei traguardi di miglioramento e, attraverso la valorizzazione dell’organizzazione in rete, sottolinea l’importanza delle relazioni all’interno del territorio e della collaborazione con le associazioni di categoria, gli EE.LL., i servizi socio-sanitari. Solo attraverso una condivisione del percorso educativo che passi attraverso il miglioramento anche organizzativo con la promozione di un clima collaborativo che punti al benessere dell’organizzazione, di tutte le sue componenti dei singoli è possibile definire compiti e funzioni attraverso cui ognuno si senta valorizzato e senta di “appartenere” alla comunità educante. Ciò premesso, la Dirigente scolastica,
VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;
VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che attribuisce al dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola;
VISTO l’art. 3 del DPR n. 275/1999, n. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, come novellato dall’art. 1, comma 14 della legge 107 /2015;
TENUTO CONTO – delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione; – del patrimonio di esperienze e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’identità della scuola; – delle proposte e dei pareri formulati dagli Enti Locali, dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori e di quanto emerso dai rapporti attivati dal DS con il personale scolastico;
VISTI i risultati delle rilevazioni nazionale degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale;
ATTESO che l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di rinnovamento e nella contestualizzazione didattica delle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 e del Documento relativo a Le Indicazioni Nazionali e i Nuovi Scenari, che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche;
RITENUTO di dover richiamare e ribadire, pertanto, i suggerimenti già forniti negli Atti di Indirizzo emanati negli anni precedenti, coerentemente con quanto sollecitato a livello nazionale, con le attese delle famiglie degli alunni, con le responsabilità di tutti, nel comune intento di ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per la realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni e di tutte le alunne, garantendo l’esercizio dell’autonomia didattica del Collegio dei docenti e la libertà di insegnamento dei singoli docenti, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per contribuire alla piena realizzazione di diritti costituzionalmente riconosciuti;
EMANA
il seguente atto di indirizzo RIGUARDANTE LA REVISIONE E L’OTTIMIZZAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA relativa all’as 2022/23 in considerazione degli avvenuti cambiamenti e in continuità con quanto programmato e realizzato nell’a.s. 2021/22.
Premessa Il presente Atto, quale forma espressiva dell’azione dirigenziale di orientamento e coordinamento, è finalizzato al perseguimento di prospettive di crescita e di miglioramento di un agire comune in funzione di uno scopo di carattere istituzionale, la cui realizzazione costituisce responsabilità professionale dei singoli nell’ambito di una collegialità, che deve caratterizzarsi per unitarietà e coerenza di intenti e di scelte.
L’intento prioritario è di orientare l’attività decisionale del Collegio dei Docenti in ordine ai contenuti tecnici di competenza, facendo emergere obiettivi comuni da perseguire all’interno di un quadro generale e di sistema della cui gestione, a norma del D.lgs. n.165/2001, è invece responsabile il dirigente scolastico. Tale Atto mira a coniugare le professionalità individuali in una visione condivisa di scuola, per riconoscersi come comunità di professionisti operante in maniera sempre più radicata e significativa in un territorio complesso, per il quale è indispensabile riuscire a rappresentare ancora un solido e riconosciuto punto di riferimento di promozione culturale e sociale. Da questo punto di vista resta basilare investire, in primis, in tutte le risorse professionali a disposizione, per il perseguimento consapevole della missione che deve essere alla base della composita offerta formativa caratterizzante questo istituto scolastico. È quanto mai necessario garantire la messa in campo di azioni mirate, in relazione ai diversi e specifici ambiti di interventi, che si intersechino in un quadro di insieme sincronico e complementare. È indubbio che bisogna tenere conto della situazione reale, con i suoi limiti e le sue contingenze, pur agendo con coerenza e consapevolezza nelle scelte da operare e avendo sempre presente che ogni condotta, ogni decisione, ogni opzione deve essere funzionale a ciò che si è chiamati a garantire come precipuo compito istituzionale: ovvero il successo formativo delle allieve e degli allievi che sono affidati a questa comunità educante. Ogni allieva/o deve essere accolta/o mirando a garantire la sua piena inclusione ed offrendo un’ampia gamma di opportunità esperienziali, nell’ottica di una didattica orientativa e di una educazione trasformativa. Ad ognuno deve essere assicurata un’adeguata cura educativa, sulla base degli specifici bisogni e tenendo conto della necessità di sollecitare le potenzialità di ciascuno.